Ab Urbe Condita libro XXI di Livio

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Ab Urbe Condita libro 21 analisi e riassunto

Ab Urbe Condita libro 21 è il primo della terza decade dei 142 libri che lo storico romano Tito Livio scrisse per narrare la Storia di Roma, dalle sue origini sino alla morte di Cicerone. La colossale opera, che impegnò lo storico per tutta la sua vita, porta il titolo "Ab Urbe Condita libri CXLII" (centoquarantadue) in riferimento ai codici annali che suddividono le varie fasi storiche di Roma,  è nota anche col nome di "Storia di Roma dalla sua fondazione" o più brevemente come "Historiae". L'opera, suddivisa in pentadi (gruppi di 5 libri) non ci è pervenuta integra, all'incirca sono una quarantina quelli completi (tra i primi capitoli) e degli altri solo frammenti sparsi.

Nel libro 21 de Ab Urbe Condita si racconta la Seconda guerra Punica, che va dal 218 al 202 a.C., prima in Europa e poi successivamente spostatasi in Africa. La guerra voluta dai Cartaginesi contro Roma per riconquistare il potere perduto durante la prima guerra Punica, e venne combattuta principalmente via terra. Inoltre come ci racconta Livio proprio nel ventunesimo libro dell'Ab Urbe Condita, la seconda guerra Punica è importante non solo perchè segna le sorti future di tutto il territorio mediterraneo, ma si contraddistingue anche per la figura storica del politico e condottiero cartaginese Annibale Barca (figlio di Amilcare e fratello di Asdrubale), capace d'infliggere dure sconfitte alle legioni romane e capace di restare in Italia per oltre 15 anni senza che i romani siano mai riusciti a cacciarlo o quanto meno a sconfiggerlo, viene difatti considerato non solo la figura principale di questa guerra, tanto da essere nota anche come "guerra annibalica", ma anche uno dei più grandi generali dell'antichità.

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